Palermo – Quelle che vi mostriamo sono le immagini del mercatino rionale di via G.Galilei che, secondo la nuova ordinanza, avrebbe dovuto aprire al pubblico dal 22 c.m. in poi. Ma nonostante ciò, in barba al rispetto delle regole e ordinanze, il mercatino ha aperto battenti. Scarso mantenimento delle distanze di sicurezza, scarsi i controlli affidati pochissimi vigili, auto dei residenti multate per far spazio a bancarelle (montate abusivamente).
E riportiamo qui una dichiarazione del Presidente della Circoscrizione VIII Marco Frasca Polara:
“Anche in via Galilei stamattina gli ambulanti hanno allestito indisturbati le loro bancarelle, posteggiando i furgoni sopra i marciapiedi e occupando persino le aiuole. Questa volta sotto l’occhio dei vigili. La resa incondizionata dell’Amministrazione e della Polizia Municipale, che si è già registrata a Villa Tasca e in via Jung, si è ripetuta anche oggi. Purtroppo!
I mercatini avrebbero dovuto riaprire lunedì prossimo in base all’accordo raggiunto dal Sindaco con i rappresentanti degli ambulanti. Ma la parola data non è stata rispettata. Non aggiungo altro!
Per di più anche oggi nessun controllo. Nessuno a verificare l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, nessuno a far rispettare il distanziamento interpersonale, ecc. L’amministrazione aveva annunciato un piano di riordino e il trasferimento di tre mercatini alla Fiera. Che fine ha fatto tutto questo? Perché questa resa?
Il Comune si giustifica sostenendo che l’ultima Ordinanza del Presidente Musumeci ha dato il via libera ai mercatini. Non stanno così le cose. L’Ordinanza a pagina 14 chiarisce che “la regolamentazione spetta ai Comuni, che devono far assicurare la regolamentazione degli spazi per consentire l’accesso ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone, garantire il distanziamento interpersonale e verificare l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, ecc.”
In queste condizioni i mercatini sono luoghi insicuri e incontrollati che favoriscono gli assembramenti, oltre che l’infiltrazione di abusivi. Lo si sapeva anche prima del Covid. Se in passato, sbagliando, tutto questo è stato tollerato per il quieto vivere, adesso non ce lo possiamo più permettere. A seguire poi le condizioni in cui vengono lasciate le aree dagli stessi operatori, sporche con cumuli di rifiuti e senza alcun colpevole.
Qui l’ordinanza regionale che regola lo svolgimento delle attività, la cui regolamentazione è competenza dei singoli Comuni.
Al netto delle responsabilità, delle decisioni e dei fatti avvenuti: meno male che qui in Sicilia il virus si è visto poco e niente, altrimenti sarebbero stati guai seri.
Ma siccome ancora non è finita, sarebbe opportuno evitare discussioni e attacchi politici strumentalizzati, per meglio fronteggiare un’eventuale ondata epidemica futura.
L’ analisi del Presidente della VIII Circoscrizione VIII è pienamente condivisibile come anche l’amara costatazione che si è assistito alla resa incondizionata dell’Amministrazione e della Polizia Municipale.
Ma c’è di peggio.
Nell’ articolo viene riferito che le auto dei residenti sarebbero state multate per far spazio a bancarelle (montate abusivamente).
Forse ho capito male ma, visto che il mercatino quel giorno non era stato autorizzato ,invece di multare i commercianti abusivi sono state multate …. le auto dei residenti .
Perché?
Se la notizia è vera ci troviamo di fronte a un abuso di potere grave.
Ma la Polizia municipale è al “servizio” dei commercianti abusivi?
La zona rimozione è rimasta sempre in vigore a prescindere dallo svolgimento o meno del mercatino.
Non ho capito qual’è il problema. Che le persone non rispettano le distanze ? Perché si parla di bancarelle abusive ? I mercatini non erano ripresi ?
Era veramente un ottima occasione per regolamentare questo caos che finora si era tollerato con la scusa del quieto vivere e che comunque queste persone che operano nel mercatino è meglio che fanno questo e non altro. Ma era il momento giusto per dare un nuovo inizio, nuove, o vecchie, regole per avere più ordine e pulizia. Invece osserviamo un venditore di pesce con più furgoni frigo, più bancarelle, che si piazza davanti al civico 14 di via A. De Saliba lasciando uno sporco immane che per quanto venga raccolto e spazzato dagli operatori dell’Amia rimane la puzza di pesce fortissima, amplificata dal caldo estivo, fino al sabato successivo. Qualcuno ha commentato di non fare attacchi politici e sono d’accordo, ma la mia impressione che ormai tutto venga lasciato all’abbandono… perchè non c’è più nessun interesse a gestire bene la città.